Dal nostro inviato Sandro Marongiu
PASTURO – Già dal pomeriggio di sabato si capiva che non sarebbe stato un week end come gli altri a Pasturo, un brulicare di persone che facevano la spola alle scuole elementari e ne uscivano con pettorali e pacchi gara, spola continuata nelle prime ore di una domenica mattina. Tanti i corridori giunti da oltre dieci nazioni a onorare un edizione mondiale della corsa valsassinese e di Pasturo in particolare, quest’anno orfana di Gabriele e Davide, ricordati dal presidente del Team Alberto Zaccagni e successivamente col lancio di palloncini colorati.
Tutti gli atleti del team organizzatore presenti alla kermesse, prima hanno accompagnato i top alla partenza tra due ali di folla entusiasta e successivamente hanno dato vita a tre gare maschili e altrettante femminili per le vie del paese.
È stato questo il primo assaggio agonistico a cui hanno preso parte atleti delle società vicine come Premana, Cortenova, Stella Alpina, Primaluna, Nordik Ski, Osa Valmadrera e atleti della categoria “giovanissimi” che hanno provato l’emozione dei primi applausi sul percorso. Presenti il gruppo degli sbandieratori di Primaluna che hanno allietato i presenti in attesa dell’arrivo dei concorrenti.
Nella prima fase di ascesa il keniano Dennis Bosire ha provato a sgranare il gruppo di testa, presentandosi in solitaria nella torcida del Grignone. Per lui applausi a scena aperta ai 2410 m del Rifugio Brioschi. Al GPM della gara, al suo inseguimento l’altro atleta Serim Jean Baptiste Simukeka, il “local” Daniel Antonioli e il marocchino naturalizzato spagnolo Zaid Ait Malek.
Come al solito la ZacUp si è decisa in discesa. Antonioli ha giocato le proprie carte nel tratto tecnico, inanellando sorpassi preziosi, ma sotto il Pialeral, quando le pendenze sono diventate meno importanti, i ritmi dei suoi diretti avversari si sono rivelati insostenibili.
Tra due ali di folla Simukeka ha tagliato il traguardo di Pasturo con il tempo record di 2h49’21″ migliorando il record precedente. Secondo assoluto Zaid Ait Malek in 2h52’32″, mentre terzo si è piazzato l’idolo di casa Daniel Antonioli (2h53’01″). Completano la top ten di giornata Dennis Bosire, Pere Rullan, Mattia Bertoncini, Danilo Brambilla, Benat Marmissole, Sebastian Ljungdahl e Lorenzo Beltrami.
La 7ª edizione della Zac Up è stata elettrizzante anche al femminile con la ruandese Niyirora Primitive che ha dettato i tempi nella lunga ascesa sino al Grignone e nel primo tratto di tecnica discesa, qui uno scivolone le ha però impedito di proseguire la sua trionfale cavalcata sino al traguardo.
Ne ha subito approfittato la compagna di scuderia nel Team Serim Denisa Dragomir. Ingaggiando un serrato testa a testa con la spagnola Sheila Avilés, la campionessa europea di specialità ha spinto a tutta sino alla fine riuscendo a vincere e polverizzare il precedente primato della gara (Elisa Desco 3h28’49”), fissandolo a 3h12’50″.
Seconda assoluta Sheila Avilés in 3h14’08”, mentre terza si è piazzata un’intramontabile Elisa Desco (3h22’46”). Molto bene anche Ingrid Mutter 4ª e Georgia Tindley 5ª.
Tantissimo pubblico e un’organizzazione impeccabile hanno contribuito al successo della 7ª edizione.
Per motivi logistici, vista la vicinanza con il Trofeo Kima, il prossimo anno si correrà ancora un’edizione della ZacUp. Poi, nel 2021 ad essere mondiale sarà la tanto attesa Grigne Skymarathon.