in copertina ph. Violetta Pia
Sabato 16 e domenica 17 novembre, torna a Casargo il tradizionale appuntamento con la “Mostra Regionale della Capra Orobica”, giunta alla 29^ edizione e inserita nel calendario di iniziative di “Valsassina: la valle dei formaggi”. Si preannunciano due giornate ricche di eventi, tra cui la sfilata e la valutazione dei capi, la graduatoria e la proclamazione dei vincitori scelti dalla giuria. Completano il programma i laboratori per i bambini, la fattoria didattica, il servizio di ristorazione e la tradizionale fiera con prodotti tipici del territorio.
Protagonista indiscussa è la Capra Orobica, una razza molto particolare, come sottolinea Antonella Invernizzi, presidente del Centro Zootecnico della Valsassina e Montagna Lecchese che è fra gli organizzatori della manifestazione: «Si tratta di una razza di capre con un albero genealogico in Italia che è presidio Slow food. Aspetti che fanno cogliere l’importanza di salvaguardare questo animale e che, di anno in anno, invogliano a organizzare una mostra a loro dedicata. Sono tanti gli allevatori, soprattutto hobbisti, che si dedicano all’animale dalle belle corna e dal pelo lungo con molti sacrifici. Grazie a loro c’è la possibilità di salvare una razza in via di estinzione e mantenere i pascoli montani più impervi».
La “Mostra Regionale della Capra Orobica” rappresenta un appuntamento imperdibile, che quest’anno torna con un’edizione ancora più ricca: «Siamo riusciti ad allargare la manifestazione organizzando una serata divulgativa con ospite il professor Michele Corti, che ha spiegato il ruolo sociale della capra – racconta il sindaco di Casargo, Antonio Pasquini -. Inoltre quest’anno abbiamo ricevuto il patrocinio con contributo da parte del Consiglio Regionale della Lombardia. Ora l’unica cosa che manca è una domenica di sole per fare arrivare tanti appassionati e turisti in Alta Valsassina. Negli ultimi anni parecchi giovani si sono avvicinati all’allevamento delle capre e c’è una maggior consapevolezza da parte dei consumatori sull’origine dei prodotti. Ritengo che sia compito delle amministrazioni comunali favorire l’allevamento delle capre e il ripristino dei pascoli come fondamentale presupposto al presidio del territorio».