Il Prefetto di Lecco e i Sindaci hanno consegnato le Medaglie d’Onore del Presidente della Repubblica ai familiari
INTROBIO – Sono stati otto i deportati e internati di guerra ricordati 11 giugno a Introbio insigniti della Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa assieme ai sindaci dei vari comuni di provenienza. Grazie alla ricerca effettuata in questi anni da Augusto Giuseppe Amanti, che ha portato alla ribalta oltre 400 storie di prigionia di deportati e internati valsassinesi. Di questi, 190 sono stati quelli premiati in diverse tornate. Ad Introbio gli ultimi 8 soldati a cui sono state consegnate le medaglie alla memoria.
BALASSI ANTONIO ISIDORO CARLO
nato a Taceno il 7 maggio 1912. Cuoco, bravo sciatore. Viene chiamato alle armi nel settembre del 1935, presso il 5° reggimento Alpini, Battaglione Morbegno. Collocato in congedo illimitato nel luglio del 1936 e richiamato alle armi per esigenze di carattere eccezionale nel novembre del 1940. Alpino scelto, poi caporale, quindi Caporal Maggiore. Viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche a Fortezza (Bolzano) il 9 settembre del 1943 ed internato in Germania nella regione del Baden Wuttemberg da dove riesce ad evadere nell’agosto del 1944. Riesce a raggiungere il territorio francese dove, nel novembre del 1944, dopo essersi presentato alle Forze alleate anglo-americane, viene rimpatriato via mare da Marsiglia e sbarca a Napoli. Viene inviato al campo sosta e smistamento redci e poi collocato in congedo illimitato.
Ha ricevuto la medaglia d’ onore la figlia Lucia Balassi.
BUZZONI GIOVANNI
Nato a Introbio il 20 febbraio del 1923. E’ chiamato alle armi nel settembre del 1942, nel 3° reggimento autocentro di Treviso. Nell’agosto del 1943 parte da Mestre per il fronte greco albanese. Viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 ad Atene ed internato nello Stammlager VI J nella regione della Renania Westfalia. E’ liberato dall’esercito alleato nell’aprile del 1945. Nel maggio del 1967 gli viene conferita la Croce al merito di guerra per l’internamento in Germania.
Ha ricevuto la medaglia d’onore il figlio Sergio Buzzoni
BARUFFALDI NATALE
Nato a Barcone, fraz di Primaluna il 10 maggio 1923, fabbro. E’ chiamato alle armi nel gennaio del 1943 nel 3° Reggimento Autieri di Milano. Il 9 settembre del 1943 è catturato dai tedeschi a Trento e internato nello Stammlager XIII D di Norimberga. Liberato dall’esercito americano nel maggio del 45, ritorna in patria il 13 agosto di quello stesso anno. Il 7 agosto del 1974 gli viene conferita la croce al merito di guerra per l’internamento in Germania.
Ha ricevuto la medaglia d’onore la figlia Piera Baruffaldi.
MARONI PIETRO
Nato a Primaluna il 27 maggio del 1923, fabbro. Viene chiamato alle armi nel gennaio del 1943, nel 5° Rgt Alpini, Btg Morbegno. Viene fatto prigioniero dai tedeschi a San Candido, dopo aver consegnato le armi per ordini dei superiori, il 9 settembre del 1943 e internato in Germania nello Stammlager III C a Kustrin nel Brandeburgo. Il campo è liberato dall’Armata Rossa il 31 gennaio del 1945 e rimpatriato nel settembre di quello stesso anno.
Ha ricevuto la medaglia d’onore il figlio Giovanni Maroni
DONISELLI MARIO
Nato a Ballabio il 16 agosto del 1914, sellaio. E’ chiamato alle armi nell’aprile del 1935, nel 77° Reggimento Fanteria, viene congedato nel settembre del 1936 e richiamato nel
novembre del 1940 nell’ 89° Reggimento Fanteria a Ventimiglia. Nel settembre del 1942 è trasferito a Eboli e assegnato al 101° Reggimento Fanteria. Partecipa alle operazioni di guerra nel marzo del 1943. Viene fatto prigioniero dai tedeschi a Samos il 24 novembre del 1943 e internato nel campo di Bagna Milanovaz in Serbia. Il 2 settembre del 1944 riesce a fuggire e fino al marzo del 1944 collabora con i partigiani russi in Serbia. Viene fatto nuovamente prigioniero dalle truppe jugoslave e internato nel campo di prigionia di Belipotok. Viene liberato il 29 novembre del 1946 e rimpatriato il 1° dicembre di quello stesso anno.
Ha ricevuto la medaglia d’onore il nipote
ORIO GIULIO
Nato a Vendrogno il 20 gennaio del 1923, contadino. E’ chiamato alle armi nel settembre del 1942 nel 5° Reggimento Alpini, Btg Morbegno. Mentre è in caserma a San Candido, il 9 settembre del 1943 viene catturato dai tedeschi dopo aver consegnato le armi su ordine dei superiori e viene internato nello Stammlager IV G in Sassonia. Dalla corrispondenza con la famiglia sappiamo che inizialmente lavora in uno stabilimento, poi coltiva la terra per un contadino assieme ad un altro italiano e otto polacchi e serbi. Dipendente dalla Centrale Cantonale dell’Economia di Guerra, diviene “lavoratore civile” il 24 agosto del 1944. Rimpatria il 3 settembre del 1945.
Hanno ricevuto la medaglia d’onore i figli Claudio, Paolo e Antonella Orio
SELVA ANDREA
Nato a Cortenova il 17 aprile del 1917, barbiere. E’ chiamato alle armi nel maggio del 1936. Nel dicembre del 1941, con il 383° Reggimento Fanteria “Venezia”, partecipa alle operazioni di guerra nei Balcani, in Montenegro e in Albania. E’ fatto prigioniero dei tedeschi il 10 settembre del 1943 a Tirana e internato nello Stammlager VI F nella Renania Vestfalia. Viene liberato dall’esercito alleato e rimpatriato il 29 agosto del 1945. Il 18 agosto del 1961 gli viene conferita la Croce al merito di guerra per il periodo bellico e per l’internamento in Germania.
Riceve la medaglia d’onore la figlia Agnese Selva
RUFFONI GIUSEPPE
Nato a Crandola Valsassina l’8 luglio del 1921, cantiniere. Viene chiamato alle armi nel gennaio del 1941 nell’11 settore di copertura GAF e aggregato al deposito del 3° Reggimento genio. Viene fatto prigioniero dai tedeschi l’ 8 settembre del 1943 e internato in Germania nello Stammlager IX in Assia dove muore il 20 giugno del 1945.
Ha ricevuto la medaglia d’onore il nipote Giuseppe Ruffoni.
Nelle foto il gruppo dei premiati con le autorità.